di Mario Coppeto
Ascolto sempre con attenzione gli interventi del Presidente De Luca sulla questione Covid. Sono convinto del fatto che al netto di certi toni eccessivi la sua gestione dell’emergenza sia stata positiva e ci abbia permesso di superare il momento più critico della prima fase della pandemia senza troppi danni. Purtroppo ho vissuto in prima persona l’esperienza della malattia e dell’ospedalizzazione, quindi so bene cosa sarebbe potuta diventare la Campania se i contagi fossero schizzati fuori controllo. Ora, però, sarebbe meglio spegnere gli ormai proverbiali lanciafiamme e modificare i toni: la situazione è preoccupante ma sufficientemente sotto controllo, quindi invece, senza necessariamente chiudere i confini bisognerebbe aprire i canali di comunicazione con le altre istituzioni per trovare una soluzione condivisa che garantisca la sicurezza sanitaria.
Finalmente il caos della costruzione delle coalizioni e delle liste in vista delle elezioni si è placato. Il quadro è chiaro, gli schieramenti pure. Quest’anno abbiamo il dovere di affrontare queste settimane di campagna elettorale con un forte senso di responsabilità: basta attacchi strumentali, basta promesse illusorie. Lo dico a tutti, lo ripeto anche a me stesso. Dobbiamo rispetto e lealtà alla cittadinanza che chiamiamo alle urne. Le nostre priorità sono chiarissime: riapertura in sicurezza delle scuole e garanzie per la salute di tutte e tutti. Il Covid c’è e gira nelle nostre strade, su questo tema non possiamo dividerci e chiuderci in noi stessi. Senza un dialogo largo con tutte le istituzioni, locali e nazionali, coinvolte rischiamo di infilarci in un cul de sac da cui sarebbe davvero difficile uscire.
Per questo chiedo al Presidente De Luca di convocare un tavolo con i vertici delle Province, dei Comuni capoluogo e del Sindaco metropolitano per iniziare un percorso di condivisione delle strategie e delle scelte. Mettiamoci in ascolto dei bisogni che arrivano dai territori, dalle aree interne, dalle Comunità montane, dai Comuni messi in difficoltà dal forte afflusso di turisti. Magari concordiamo una linea comune con le altre Regioni, se vogliamo davvero limitare la circolazione interregionale del virus. Questa battaglia non la vinceremo per contrapposizione o di chi alza di più la voce: unità d’intenti e idee chiare sono le nostre armi migliori, sfruttiamole al meglio.