L’esplosione che ha provocato il ferimento di dieci lavoratori di Ecosfera nel bergamasco riporta a galla nella memoria collettiva la tragedia di un mese fa alla Lamina di Milano, dove morirono intossicati quattro operai. A chi vive qui a Napoli, poi, viene da pensare al ragazzo morto poco più di due settimane fa a San Giuseppe Vesuviano mentre lavorava in un vano ascensore, oppure all’operaio morto al centro storico meno di un mese fa. Tante, troppe terribili vicende che ci ricordano uno dei grandi mali del nostro tempo: le morti bianche.

Anche se può sembrarci demodé, il tema della sicurezza sul lavoro è ancora drammaticamente aperto: nel 2017 le morti bianche sono state 1029, 11 in più dell’anno precedente. Gli infortuni, invece, appaiono leggermente diminuiti solo perché al Sud spesso non vengono denunciati da chi lavora a nero o, comunque, in condizioni di sfruttamento. Il trend non sembra essersi modificato in queste prime settimane del 2018, e la proposta di Forza Italia di eliminare le licenze edilizie rischia di cancellare le forse già troppo poche forme di controllo da parte dello Stato sulla sicurezza dei lavoratori.
Noi di Liberi e Uguali abbiamo scelto di mettere al centro del nostro programma proprio il lavoro ed i lavoratori, perché pensiamo che a questi dati drammatici si debba rispondere con più diritti e più tutele. Eventi come quelli delle ultime settimane possono essere prevenuti ed impediti soltanto con un serio lavoro di verifica e controllo delle condizioni di lavoro e del rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Questa dovrà essere una delle priorità del prossimo Governo, prima che sia la cronaca nera a ricordarcelo un’altra volta.