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Autore: coppeto

“Quando la politica tace, diventa complice; Che fanno gli altri candidati?” – Dichiarazione Stampa di Mario Coppeto

L’apertura di un comitato elettorale di CasaPound a via Pietro Castellino è una vergogna. Non possono esistere mezzi termini quando si parla di forze dichiaratamente ispirate al fascismo: la sola esistenza di un luogo legato ad ideologie razziste e violente rappresenta uno schiaffo in faccia alla Resistenza ed al territorio da cui è partita la straordinaria vicenda delle Quattro Giornate di Napoli. All’Arenella e al Vomero l’accoglienza e la tolleranza sono sempre state di casa, e qui sono nati ed hanno vissuto alcuni dei protagonisti della lotta contro il nazifascismo e della rinascita democratica del nostro Paese; l’idea che proprio questi quartieri vengano macchiati dalla presenza di chi vuole imporre la propria idea opprimendo chi non la pensa allo stesso modo è a dir poco insopportabile. Solo due anni fa, a pochi metri da via Pietro Castellino, gli studenti del liceo Vittorini erano stati pestati e presi a martellate in testa da militanti di Blocco Studentesco, movimento giovanile di CasaPound. Come si può pensare che quei ragazzi possano vivere queste ore con serenità? Chi vive in quel palazzo e nei dintorni manifesta già da giorni profonda preoccupazione per la presenza di personaggi fautori di posizioni che non vogliono e non possono essere poste sul piano del dibattito democratico. Sembra assurdo il silenzio con cui gli altri candidati su questo territorio stanno lasciando passare l’accaduto. Non c’è “politically correct” che...

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“Impegno sulle Periferie per far rinascere il Paese e la Sinistra”– Dichiarazione Stampa di Mario Coppeto

Girando in queste settimane attraverso la città ho potuto osservare le condizioni critiche in cui versano le periferie. Un problema irrisolto nonostante gli sforzi dell’amministrazione negli ultimi anni, un problema che Napoli condivide con tutte le grandi città del nostro Paese. I tagli lineari e l’assenza sul tema degli ultimi Governi pesano come macigni su aree abbandonate a se stesse e private anche dei servizi essenziali, tanto che ormai zone come Miano stanno diventando periferia delle periferie. Non c’è da stupirsi, allora, se nel silenzio assordante della politica riescono ad insinuarsi le operazioni propagandistiche delle forze neofasciste. Basta pensare alle ragioni della crescita esponenziale di CasaPound ad Ostia: quando nessuno si interessa ai luoghi in cui la sofferenza sociale è più alta, questa può essere intercettata da chi offre alla gente un “nemico” a cui dare la colpa. Un tempo in Germania furono gli ebrei, oggi per qualcuno qui gli immigrati. La nostra città, per fortuna, ha anticorpi forti contro i pensieri violenti e totalitari, ma perché fenomeni del genere non si replichino anche da noi è indispensabile tornare ad occuparci delle grandi periferie urbane. Con Liberi e Uguali sosteniamo la necessità di rispondere al disagio sociale con lavoro e cultura. Sono questi i due grandi assi che possono dare ossigeno e futuro alle periferie. Bisogna poi ripartire dai processi virtuosi messi in moto dalla cittadinanza attiva per dar...

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